mercoledì 21 marzo 2012

Let's think in 3D

Come una stampante 3D può essere usata nella vita quotidiana??
guardatevi il video seguente..... :) :)

giovedì 8 marzo 2012

KS a World Wide Rome

Domani sareme al World Wide Rome a raccontare la nostra storia.....
siamo un po' emozionati :) :)Inserisci link
maggiori info qua:
http://www.worldwiderome.it


di seguito l'articolo:



Lorenzo, Luciano e il resto della famiglia Cantini vivono a Firenze, dove hanno messo in piedi un laboratorio di stampa 3D. Tutto è iniziato quasi per gioco, ma dopo aver scoperto il progetto RepRap la maker family si è messa in gioco al 100%. Il loro sogno è quello di portare la digital fabrication nelle scuole.

Lorenzo, dove è nata la vostra passione per il DIY?

Direi che è nato tutto come un gioco. Io e mio fratello Lucio siamo sempre stati degli smanettoni dei Lego. È stato un percorso naturale. Subito dopo è arrivata la passione per le macchine a controllo numerico, le CNC.

Sempre più vicini al mondo dei Makers.

Vista la passione per le CNC ci siamo messi sotto per costruire un pantografo con materiali di recupero. Tutto nell’ottica del “lo faccio in casa” e senza dover comprare nessuna nuova componente.

E il progetto è evoluto.

Sì, sfruttavamo il pantografo con una pistola caricata con colla a caldo per cercare di realizzare oggett. I risultati lasciavano un po’ a desiderare. Certo, sapevamo di stampanti 3D industriali da 50mila euro ma non era il nostro target.

Che avete fatto?

A quel punto ci siamo rivolti al Web, che abbiamo spulciato da cima a fondo alla ricerca di una soluzione più pratica. È stato lì che si siamo imbattuti nel progetto open source di RepRap. Ci siamo detti: troviamone una anche noi.

La ricerca è andata a buon fine?

In Italia era praticamente introvabile. Poi per fortuna siamo entrati in contatto con un signore di Bologna che possedeva una Rep Man derivata. Non riusciva a farla funzionare e così ci siamo offerti di prendercene cura.

Avevate la vostra prima stampante 3D.

Abbiamo fatto un viaggio a Bologna e l’abbiamo caricata in macchina. Tornati a Firenze ci siamo messi al lavoro senza sosta. Il bello è che all’impresa ha partecipato tutta la famiglia, nonno compreso. Era il 2011.

E poi sono arrivate le prime soddisfazioni.

Sì, ed eravamo alla costante di ricerca di idee per migliorare la stampante. Dopo la stampa dei primi oggetti ci siamo accorti che riuscivamo a migliorarne la qualità giorno dopo giorno. A quel punto abbiamo capito che non sarebbe rimasto un hobby.

È nata Kent’s Strapper.

Esatto, il nostro team a carattere familiare visto che Kent suona come il nostro cognome storpiato dai miei amici. La strada era in salita e l’impresa ci richiedeva una valanga di tempo e sforzi. Il lavoro ci coinvolge in prima persona, senza festivi inclusi.

Di cosa vi state occupando ora.

Cerchiamo di migliorare la nostra tecnologia e sviluppare una stampante ancora più grande. Per il resto puntiamo molto a diffondere la fabbricazione digitale all’interno delle scuole. Crediamo sia una gran cosa.

Ci siete riusciti?

Abbiamo avuto una bella esperienza con un istituto di Catanzaro, dove abbiamo portato Galileo, una stampante formato mini derivata dalla Prusa. Nel corso della giornata di presentazione ci siamo accorti che nella pausa caffè gli studenti erano rimasti lì in cerchio a guardarla.

Uno strumento mai visto.

Che comunque non è nulla di troppo sofisticato. Ma non c’è praticamente limite a quello che si può stampare, fatta eccezione per le dimensioni. Insomma, dipende tutto dalla fantasia che uno ci mette nel progettare qualcosa.

Come avete deciso di collaborare?

Due ragazzi di 14 anni ci hanno contattato e invitato a Catanzaro. Ora ci stanno aiutando con la comunicazione su Facebook, ma prima hanno dovuto convincere i loro prof che era tutto vero. Che si potevano stampare oggetti in 3D.

E lo avete fatto.

Insieme ai ragazzi dell’istituto abbiamo realizzato il progetto Levitron. Gli studenti hanno preparato il modello e noi gli abbiamo stampato un prototipo in 3D. Pensiamo si un approccio fondamentale per un liceo o un Itis di disegno industriale. Finalmente puoi disegnare qualcosa e te lo puoi ritrovare tra le mani in classe.

Il vostro lavoro può aiutare tante persone.

Sì. Io per esempio sto studiando archeologia a Firenze, e lo trovo utile anche in questo campo. Potremmo utilizzare la stampante per replicare modelli di fossili o vasi antichi. attinenza? Attualmente ci sono arrivate richieste da stilisti e artigiani che lavorano con il vetro.

State crescendo.

La nostra idea è quella di trasformare il nostro laboratorio nel primo centro di assistenza per RepRap. Chiunque ha un problema con una stampante 3D ci può contattare e noi lo aiutiamo a risolverlo.

È difficile farsi conoscere?

Qui a Firenze in pochi conoscono la stampa 3D. Far circolare le informazioni è complicato, così come ci riesce difficile dialogare con le scuole. A volte devono essere loro a contattarci per prime. Ma noi siamo sempre entusiasti di andare in classe a raccontare come funziona la stampante.

Non vi perdete d’animo.

Dare agli istituti scolastici uan stampante 3D può capovolgere il rapporto tra gli studenti e le materie tecniche. Un passo in avanti rispetto al semplice disegno CAD, perché potrebbero stampare quello che hanno disegnato in classe. Stringerlo tra le mani e dare libero sfogo alla fantasia. Penso che il modo migliore per spiegarlo alla gente sia dire che questa è la stampa dei sogni.

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Lorenzo Mannella

Oltre ai fratelli Luciano e Lorenzo Cantini il team di Kent’s Strapper vede impegnati anche il resto della famiglia: Luciano Cantini (nonno), Ugo Cantini (babbo) e i cugini Paolo Rinaldi, Chiara Rinaldi e Leonardo Rinaldi.

venerdì 2 marzo 2012

Galileo a WeFab Ultimate Stencil Night

Oggi saremo ospiti presso WeFab Ultimate Stencil Night a Milano, presso
Via Ettore Ponti 40,


porteremo la nostra Galileo a fare qualche dimostrazione pratica oltre ad offrire a chiunque lo desideri una scansione 3d del proprio volto


Saluti
Kent's Strapper

lunedì 6 febbraio 2012

Feed Back Acquisto Prusa

Il sig Rigamonti ha commentato cosi il servizio offertogli :


Carissimo Lorenzo,

intanto la ringrazio per l’assistenza e capisco che un progetto del genere non è qualcosa di “Produzione Standard” e che ci sono temi ancora non consolidati con questo ovviamente chi ci “guadagna “ deve avere un etica.

Detto questo il vostro servizio è eccellente (chi ti risponde a una mail alle 22 ? :-) ) e la vostra cortesia e veramente grande.

Spero al più presto di poter condividere con voi i miei primi esperimenti.

Cordiali Saluti

Sergio Rigamonti


domenica 5 febbraio 2012

Guida a Pronterface...Impariamo ad usarlo!!Parte 1

Questo post si configura come una specie di guida all'utilizzo di Pronter Face e del relativo programma di Slice,generazione del Gcode, collegato

Introduzione

Pronterface
é il programma più utilizzato e diffuso per comandare una reprap, è stato realizzato da Kliment,e si può scaricare da qui,fa parte del "pacchetto printrun, che ingloba anche printcore e pronsole. Prendendo come sistema operativo Windows,per iniziare ad utilizzarlo si devono installare le librerie come descritto in questo passaggio:

python
pyserial
pyreadline
wxPython

Una volta conclusa la instalazione delle librerier, si può aprire il programma Pronterface, aperto apparirà una finestra come questa:





Il programma è composto da 5 blocchi, che sono:
*il pannello utente,
*il joystick
per il controllo dei motori della stampante
*il pannello dell'estrusore e del letto,
*il piano
di stampa
*la console

Il pannello utente

il pannello utente è posto nella parte alta del programma ed è il seguente:

Si compone di 15 pulsanti che svolgono le seguenti funzioni:
*File:premendolo si apre una finestra in cui è possibile aprire un file,modificarlo,pulire la console,accedere al projector,uscire dal programma

*Settings: premendolo si apre una finestra da cui è possibile accedere alla realizzazione di un nuovo pulsante,alle impostazioni del programma, ed al programma di Slice,generazione del Gcode-questo argomento verrà approfondito nella seconda parte-

*Port: non è un pulsante vero e proprio, si compone di due caselle :
  • una casella-si vede ora COM16-in cui vengono mostrate le come delle periferiche connesse alla stampante,selezionare la com corrispondente alla stampante in uso
  • l'altra casella in cui vengono mostrati i baud rate ovvero la velocità di connessione, con firmware Sprinter il baud è di 115200

*Connect: questo pulsante,una volta premuto permette la connessione alla stampante e sblocca le funzioni del joystic e del pannello estrusore,oltre a rendere attivi i pulsanti del pannello utente stesso quali: SD,Print,Pause

*Reset: questo pulsante permette di resettare la stampante

*Monitor Printer: questo pulsante-in fattispecie un check box- permette di abilitare la lettura automatica della temperatura dell'estrusore e del letto di stampa

*Mini Mode: questo pulsante una volta premuto rimpicciolisce la finestra del programma mostrando solo il pannello utente e parte della console

*Load File : questo pulsante permette di aprire un file.STL,.OBJ,.GCODE. Se il file è un STL o OBJ verrà avviata la procedura di Slice,al termine si vedrà l'oggetto posizionato sul Piatto,in caso di apertura di un Gcode, si vedra subito l'oggetto sul piatto

*Compose: questo pulsante fa avviare il programma Plate,il cui funzionamento sarà spiegato piu avanti

*SD: questo pulsante permette di caricare un gcode direttamente dalla SD.*

*Print: : questo pulsante permette,una volta avuto il GCODE, di avviare la stampa

*Pause: questo pulsante permette di mettere in pausa la stampa,abilita il pulsante Resume e Restart

*+: questo pulsante permette di aggiungere un pulsante personalizzabile


Il Joystick

questo pannello si componde di 5 " pulsanti":


*Motor OFF: questo pulsante permette di disattivare i motori della stampante

*Mm/min: questo "pulsante" permette di impostare la velocità del movimento manuale della stampante,è consigliabile mettere i valori di 400 nella casella accanto alle letter "XY" e 100 nella casella accanto alla lettera "Z"

*Joypad XY: questo pannello,posto al centro, permette di comandare il movimento manuale degli ASSI XY della stampante e le relative HOME, i movimenti sono controllabili tramite le
"sezioni ad arco" poste sul Joypad, i movimenti sono di :

  • +100
  • +10
  • +1
  • +0.1
  • -0.1
  • -1
  • -10
  • -100

I movimenti per ogni asse sono indicati dalle Lettere che identifica l'asse -Y e X-

*Joypad Z: accanto al joypad XY vi è il joypad per l'asse Z,è possibile muovere l'asse Z di:

  • +10
  • +1
  • +0.1
  • -0.1
  • -1
  • -10

Il simbolo delle case poste nei Joypad indentificano il pulsante per eseguire la procedura di Home, ovvero il testing dei sensori di finecorsa posti di default sul Minimo

Il Pannello Estrusore:

Il pannello estrusore permette di regolaree visionare la temperatura dell'estrusore e del letto e di comandare il motore dell'estrusore.Si compone di 9 pulsanti e di 2 indicatori per la temperatura


*Heater : esso è composto da tre pulsanti che permettono di :

  • OFF: arrestare il riscaldamento dell'estrusore
  • Cassella del Valore °C: in questa casella si imposta la temperatura che si desidera utilizzare,secondo le nostre esperienze ABS-254°C e PlA-190/195°C,
  • Set: premendolo si attiva il riscaldamento dell'estrusore secondo la temperatura desiderata

*Bed : esso è composto da tre pulsanti che permettono di :

  • OFF: arrestare il riscaldamento del letto
  • Cassella del Valore °C: in questa casella si imposta la temperatura che si desidera utilizzare
  • Set: premendolo si attiva il riscaldamento del letto secondo la temperatura desiderata

*Check Temp: premendo questo pulsante la Console darà la lettura della Temperatura Corrente

*Extrude: questo pulsante permette di avviare il motore dell'estrusore, seguendo le impostazioni date nelle caselle poste accanto:

  • mm: identifica i millimetri di filamento che vengono spinti,è consigliabile mettere un valore tra 6 e 20
  • mm/min: identifica la velocità dell'estusore, è consigliabile mettere un valore tra 1 e 60

*Reverse: questo pulsante fa avviare il motore dell'estusore ma con movimento inverso,seguendo le impostazioni date nelle caselle poste accanto:

  • mm: identifica i millimetri di filamento che vengono spinti,è consigliabile mettere un valore tra 6 e 20
  • mm/min: identifica la velocità dell'estusore, è consigliabile mettere un valore tra 1 e 60

*Indicatori di temperatura:

  • Heater: viene mostrata la temperatura in gradi centigradi dell'estrusore
  • Bed: viene mostrata la temperatura in gradi centigradi del letto

Il Piatto:

Questo pannello permette di visualizzare l'oggetto che verra stampato e di seguire i movimenti della stampante tramite una visualizzazione grafica del percorso di stampa di colore rosso:

  • Piatto Vuoto

  • Piatto con oggetto


La Console
La console è il pannello posto sulla destra è costituito da tre elementi:
  • Una finestra per vedere i Log
  • Una casella in cui si possono scrivere stringhe di codice,Mcode,Gcode, etc
  • Il pulsante SEND per inviare i codici immessi






Così si conclude la prima parte della guida all'uso di PronterFace, ci auguriamo che sia stata esaustiva, per correzioni o altro, commentate :) :)

Saluti

Kent's Strapper